BRINDISI – Ha dichiarato agli inquirenti di essere intervenuto in difesa del fratello piu’ piccolo contro il quale il padre stava inveendo per futili motivi, Antonio Tafuro, il 25enne fermato la notte scorsa per aver ucciso il genitore, Franco, con una coltellata all’addome. In casa, sprovvista di energia elettrica, infatti, oltre alla vittima e al presunto omicida, al momento del delitto c’erano gli altri due fratelli del 25enne e la mamma. Secondo quanto ricostruito dai poliziotti della squadra mobile, coordinati dal pm Luca Miceli, per il delitto sarebbe stato utilizzato un coltello da cucina. E’ stato poi lo stesso Antonio Tafuro a chiamare i soccorsi e a consegnarsi agli uomini della questura di Brindisi che lo hanno ascoltato per alcune ore, alla presenza del suo difensore. L’autopsia sara’ eseguita lunedi’ prossimo. Antonio Tafuro si trova nel carcere di Brindisi in attesa dell’interrogatorio di convalida del fermo da parte del gip.

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