“Una sinistra atipica quella rappresentata da Riccardo Rossi, i suoi alleati e i suoi ragazzi. Alla faccia dell’egualitarismo e del progressismo alla base dei valori di sinistra: una campagna elettorale fondata sull’astio.
Ci si è dimenticati che gli avversari sono persone prima che politici e ciò che fa più male è che soprattutto i giovani, che dovrebbero essere più aperti mentalmente, più disponibili a confronti costruttivi, più razionali e propensi a rispettare un’opinione differente dalla propria, sono gli artefici di continui insulti e scherni, in particolare sui social network: non si può commentare un articolo che immediatamente si riceve la “risatina”.
Anomalo comunque ed esagerata la reazione proprio dei giovani che con una mentalità aperta e più propensi a far squadra si vedono sfilare per le strade con megafoni urlando slogan di una cattiveria inaudita che nulla hanno a che vedere con una politica costruttiva ma fa tanto pensare che siano manovrati da chi vuole solo accaparrarsi una poltrona ad ogni costo più per interesse personale e non per il bene della nostra città.
Noi giovani UDC siamo ragazzi come voi, con gli stessi sogni e le stesse speranze che però hanno scelto una strada differente; dovremmo approfittare di trovarci in “squadre” diverse per raggiungere i nostri obiettivi in entrambi i casi invece di attaccarci sul nulla.
Sono mesi che continua questo atteggiamento “antisportivo”, ieri anche una petizione che invitava il Candidato Sindaco Roberto Cavalera a non presentarsi alla festa dei maturandi.
Speriamo che al termine della campagna elettorale, se non prima, si possa finalmente tornare a considerarsi persone e comportarsi civilmente poiché questi atteggiamenti non si addicono a chi vuol vedere riconosciuti i propri diritti, a chi si impegna per il bene.
Sicuramente non sono questi gli atteggiamenti che trasmettono valori dei quali la città di Brindisi ha bisogno per avere quel riscatto che merita.
E non sono certo le urla di platee simil ultras che possono determinare la scelta di tutti quei cittadini che sperano in un rinnovamento per il rilancio della città di Brindisi.
E’ giusto lottare, far valere le proprie ragioni ma solo con rispetto ed educazione riusciremo a trasmettere ciò in cui crediamo perché quando si crede in qualcosa non serve urlare e insultare.
Plaudiamo Alessandro Stanisci per la maturità dimostrata con il suo intervento e cogliamo l’occasione per augurare a tutti i maturandi un grande in bocca al lupo per gli esami e per la loro nuova vita sperando, qualora lo desiderino, che possa svolgersi nella loro città”.
La responsabile del gruppo giovani UDC
Giorgia Pedone