Ufficio Tributi, Guadalupi: “Cittadini senza tutele per colpa del caos a Palazzo di città. Si congelino le cartelle inviate”

Ancora una volta i cittadini di Brindisi sono considerati come “ultimi” e, come tali, vengono privati dei propri diritti. L’ultimo episodio riguarda l’invio, da parte del Comune, di cartelle attraverso cui vengono richieste somme che in più casi sono già state versate dagli interessati.
Chi si è recato a Palazzo di Città per compiere una verifica, però, ha dovuto riscontrare che l’ufficio Tributi è letteralmente chiuso e che solo dopo un lungo peregrinare gli è stato detto a chi rivolgersi. Ma la risposta fornita è stata quella di accedere al sito internet del Comune e di fissare un appuntamento.
Il vero problema è che per avere tale incontro passano settimane, mentre la scadenza imposta sulle cartelle è decisamente più breve.
Abbiamo appreso che l’Amministrazione Comunale sta tornando sui suoi passi, affidando una parte delle competenze relative al Tributi ad una società esterna (si tratta di un chiaro riconoscimento degli errori commessi qualche mese fa).
A questo punto, però, è evidente che si rende necessario “congelare” le cartelle già inviate in attesa di una effettiva riorganizzazione dell’ufficio Tributi.
Non è giusto, infatti, che siano i cittadini a pagare per gli errori commessi da chi governa questa città!

Pietro Guadalupi – già Presidente del Consiglio Comunale di Brindisi

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2 COMMENTI

  1. Ma le cartelle della tasi e dell’Imu 2015 riferite alle abitazioni di Acque Chiare non sono già trascorsi i termini riferendosi ad abitazioni all’epoca sotto sequestro?

  2. Sono convinto che governare una città non basta la manifestazione di buona volontà da parte del sindaco protettore. Ci vuole la competenza nel determinare un’azione comprendendone la conseguenza sui cittadini. È il caso della nostra città dove molto spesso si fanno passi indietro. E questo dopo aver stressato i cittadini in ogni settore della vita pubblica. Non si fa l’amministratore solo per vivere una esperienza, ma per assumersi anche delle responsabilità avvolte faticose e ed impagabili. Abbiamo un ruolo subordinato rispetto alla istituzione regionale che non può essere appagata solo con la costruzione di una importante e necessaria struttura sportiva, sul piano ecologico ambientale e della salute non si è saputo gridare e rivendicare alcunché. Non si è messo mano alla verifica epimiedologica della città di Brindisi. Abbiamo avuto conseguenze, e ne abbiamo ancora, che se pur non ampiamente rivendicate, non sono di meno di quelle di Taranto. Consultate i repaoncologi e radioterapia, consultate i primari come il dott. Portaluri ed altri. Da quando è sparito il reparto di medicina del lavoro, facciamo solo i notai dei tristi avvenimenti. ………
    Quindi, rispondendo all’invito del consigliere Guadalupi dobbiamo constatare il timido rapporto con la regione senza rivendicare i diritti di posizione tolti a Brindisi. Non ci hanno consentito di essere capofila in nessun settore…….
    Hai ragione Pietro

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