Dopo le rivelazioni su un presunto giro di compravendita di voti emerso in seguito alle elezioni amministrative di Brindisi, il Movimento 5 Stelle, con il sostegno del Partito Democratico, ha lanciato una sfida per la legalità. La proposta mira a siglare un “patto per la legalità”, un protocollo che obblighi i partiti a rispettare regole rigorose in vista delle future consultazioni elettorali, escludendo dalle coalizioni chiunque non vi aderirà.
L’iniziativa è stata annunciata da Roberto Fusco, candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra alle elezioni comunali del maggio 2023, che ha visto prevalere la compagine avversaria. Fusco ha sottolineato l’urgenza di una risposta rapida e decisa da parte della politica, in attesa che la giustizia faccia il suo corso. “Era circolata una voce su un presunto scambio di voti durante il turno di ballottaggio”, ha dichiarato Fusco, aggiungendo che tali segnalazioni erano già state riportate all’attenzione della Digos.
L’indagine su questo presunto scandalo elettorale ha attirato l’attenzione anche dei vertici nazionali del M5S. Il presidente Giuseppe Conte, insieme ai parlamentari del Movimento Pellegrini e Donno, e agli esponenti del PD, tra cui il deputato Stefanazzi, ha deciso di portare la questione all’attenzione del Parlamento attraverso un’interrogazione parlamentare.
Il patto per la legalità proposto rappresenta un segnale chiaro verso un impegno collettivo per garantire trasparenza e correttezza nelle competizioni elettorali. La proposta, secondo Fusco, non riguarda solo il rispetto delle regole, ma anche la necessità di promuovere comportamenti etici in tutte le fasi della vita politica, mettendo fine a pratiche che minano la fiducia dei cittadini nel sistema democratico.
la “signorilità politica” dell’avv. Roberto Fusco non è venuta meno con la proposta del patto di legalità correlata alla presunta vendita di voti in occasione delle elezioni amministrative comunali del decorso anno. Certamente apprezzabile l’iniziativa del professionista e consigliere comunale che però non tiene conto di alcune situazioni contrastanti fra le forze politiche presenti nelle istituzioni. Forse un maggiore impegno rivolto dall’Organo di Programmazione e da quello di Esecuzione nella gestione dell’Ente può produrre risultati più efficaci.
Brindisi, 23/09/24 Dott. Francesco Leoci