BRINDISI – Vittoria doveva essere e vittoria è stata: l’Happy Casa Brindisi tira fuori il carattere e va a prendersi due punti sull’ostico campo di Pistoia, ostico più per l’ambiente che per il livello degli avversari ad onor del vero.
I biancorossi, infatti, sono apparsi davvero in grande difficoltà al cospetto di una Brindisi non brillantissima ma comunque cinica e profonda, che ha trovato protagonisti diversi in ogni momento topico della gara. Pistoia, invece, ha pagato una panchina corta (l’ultimo quarto da 17 a 29 non è casuale) ed ha vissuto solo sui sussulti dei suoi uomini di maggiore talento, come Krubally (13punti+15rimbalzi) e Kerron Johnson, che ha guidato la effimera rimonta dei padroni di casa, i quali sono rimasti in partita fino al 30esimo (57 a 61). Poi è salita in cattedra la panchina di Brindisi, con Wojciechowski che si è erto a protagonista assoluto accompagnato da Rush e Moraschini (29 i punti della panchina). Il tutto con la costante presenza positiva di Wes Clark, sempre più leader in regia e di John Brown, che ha messo il sugello sulla vittoria con 10 punti (dei 20 totali) realizzati nell’ultima frazione. Nonostante l’attacco biancazzurro sia apparso poco corale in alcuni frangenti, il 67% da due punti finale ed i 18 assist testimoniano comunque una ritrovata verve offensiva, con tanti punti realizzati finalmente in contropiede.
Positivi in difesa anche Gaffney e Chappell, mentre un po’ confusionario è apparso il capitano Banks, che già da domenica contro Cantù tornerà a far vedere tutto il suo talento. E ci sarà davvero tanto bisogno di una sua prova maiuscola così come di tutta la squadra, perché la Cantù ammirata in questo avvio di campionato fa paura, disponendo di giocatori come Udanoh, Jefferson e Mitchell che sono dei top player per questa Lega, affiancati da un Frank Gaines rinato dopo l’annata orribile di Caserta e Pesaro (2014-2015).
Andrea Pezzuto