Venerdì 17 maggio, alle 19.00, presso palazzo Virgilio a Brindisi, si terrà la presentazione del romanzo “La seconda volta che sono nata”, scritto da Valeria Coi, giornalista, edito da “Il Raggio Verde”, Lecce.
Dialogherà con l’autrice Azzurra Palma – giornalista
Interverrà Marina Martina – psicoterapeuta
Il romanzo parla della vita di una donna, Marta, e degli errori da lei commessi nel costante tentativo di piacere agli altri e non deludere le persone che la amano.
Vive una vita tormentata, fingendo che tutto vada bene, per poi crollare un giorno a causa di un evento traumatico che le fa mettere tutto in discussione e che le fa comprendere che la propria vita è un bene unico e irripetibile e che non può essere traferito agli altri per paura di non essere amati o di restare soli.
Il romanzo porta il lettore a delle riflessioni sui temi più importanti e profondi dell’esistenza, dell’amore e della stessa capacità di amare.
Dal disturbo alimentare a un matrimonio non voluto, fino ad arrivare alla maternità; poi all’amore, passando per la paura di non meritare di essere amata.
Marta compie un viaggio a ritroso nella sua vita e in ogni capitolo chiede aiuto al lettore, affinché possa dare il suo contributo per farle comprendere cosa le è successo e come ha fatto ad arrivare fin lì.
Il romanzo è un inno all vita.
Trama:
Una donna in una sala d’attesa di un pronto soccorso si distingue dalla massa. Lei è seduta in un angolo e, in attesa del responso di un tac cerebrale, vive la paura di morire, un paura talmente forte che lei non ha il coraggio nemmeno di parlare, solo di pregare, in silenzio, in un angolo.
L’autrice le si avvicina con delicatezza e da quel momento tra le due donne accade qualcosa di strano, un sentimento di coinvolgente di totale empatia trascina entrambe in un vortice di emozioni moto forti che vivranno insieme per i giorni di degenza di Marta, in ognuno dei quali affronteranno argomenti diversi, su concetti riguardanti la parte più intima di un essere umano. Marta racconterà aneddoti della sua vita che spingeranno l’autrice (e anche il lettore) a riflessioni profonde, a tratti sconvolgenti, dalle quali entrambe non potranno più tornare indietro.
“La seconda volta che sono nata” mette il lettore davanti ad uno specchio; davanti alle sue paure, ma non solo, anche davanti alle sue convinzioni; convinzioni che a volte il romanzo scardina attraverso degli avvenimenti molto delicati ed emozionanti. Non è un romanzo che parla esclusivamente delle donne, non solo almeno. Marta racconta pure degli uomini che hanno attraversato la sua vita, compreso un matrimonio con un uomo violento.
Il romanzo descrive inoltre la paternità e il tormento che un padre può attraversare.
A tratti complicati da comprendere, i pensieri di Marta non si muovono mai contro qualcuno, lascia sempre la lettore il compito di discernere, senza forzature.