BRINDISI – Il vile gesto che, nei giorni scorsi, ha causato l’incendio del parquet del PalaMelfi non ha lasciato indifferenti. Ha scosso gli animi della città tutta, ma soprattutto quelli dell’Amministrazione e degli sportivi. Per questo, si è tenuta l’assemblea provinciale CONI, presso la sede di via Dalmazia, a Brindisi, presieduta dallo stesso presidente Nicola Cainazzo e dall’assessore allo sport Maria Greco. Invitati tutti i rappresentanti delle associazione affiliate CONI.
Una assise dal risvolto propositivo, ma anche finalizzato a cercare di capire le reali intenzioni di chi, quel gesto, l’ha messo a segno. Infatti, sia la Greco che Cainazzo – esattamente come newspam aveva paventato in un articolo del 31 gennaio (https://www.newspam.it/ennesimo-sfregio-al-palamelfi-mero-vandalismo-noi-non-ci-crediamo) – dubitano della matrice vandalica dell’incendio che ha colpito uno dei simboli sportivi brindisini, quale il PalaMelfi di via Ruta, al rione Casale, dedicato a Franco Melfi.
Tuttavia non si sono avanzate ipotesi in tal senso. Anche perchè questa è materia degli organi inquirenti. Inoltre, sia il Coni che l’Amministrazione hanno asserito che non solo nel PalaMelfi, ma anche in altri impianti sportivi verranno installate telecamere di videosorveglianza.
“Vorremmo parlare di sport praticato e non di attentati allo sport – ha dichiarato Nicola Cainazzo, a latere dell’assemblea – ed infatti questo incontro ha anche il fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche dello sport a Brindisi che deve essere tutelato. Noi tutti dobbiamo essere ‘guardiani’ e sentirci coinvolti, in quanto gli impianti sportivi sono un patrimonio di questa città. L’attentato è un danno ai ragazzi, allo sport ed a Brindisi. Siamo rammaricati – ha proseguito – non solo quando vandalizzano le strutture che noi usiamo, ma anche quando vengono colpiti i parchi giochi, le chiese, le scuole e monumenti cittadini. Oggi noi ci indigniamo, ma faremo anche proposte alla Amministrazione. Inoltre, faremo una iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica, perché hanno toccato un tempio dello sport”.
Cainazzo si augura si sia trattato di un atto vandalico, ma “ho il timore non lo sia stato affatto – ha continuato ancora il presidente provinciale CONI – chi ha commesso questo vile attentato deve guardarsi allo specchio e farsi un esame di coscienza e capire che il territorio non è questo. Magari, anche i loro figli, se si tratta di persone adulte, usufruiscono di quella struttura”.
Infine, la proposta del CONI alla Amministrazione in tema di sicurezza: “Chiediamo al Comune che vengano installate le telecamere di videosorveglianza”, ha concluso Cainazzo.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore allo sport: “I lavori sono ad un buon punto – ha detto Maria Greco – e, dopo un primo momento di scoramento, siamo immediatamente partiti. Questa mattina hanno avviato la rimessa a punto del nuovo parquet ed è stato dato un primo ripristino agli spogliatoi. Nella giornata di mercoledì sarà già fruibile e calpestabile”.
Anche la Greco torna sul tema della sicurezza: “In realtà – ha concluso l’assessore – la predisposizione e l’installazione degli impianti sono stati già effettuati, manca solo l’attivazione, che in questi giorni sta già avvenendo in alcuni impianti sportivi”.
I danni arrecati al PalaMelfi, come già anticipato dalla stessa Natuna (smentendo l’assessore Brigante che aveva parlato di 50mila euro, ndr), sono di 5mila euro circa, ha detto la Greco, durante il suo intervento. L’assessore, inoltre, ha anticipato che il contratto della stessa ditta che ha in gestione gli impianti sportivi e che si occupa della loro custodia e guardiania, la Natuna appunto, avrà una proroga. Infatti, la scadenza era fissata per il 19 febbraio; “ma sara prorogata fino al 31 di ottobre”, ha assicurato l’assessore.
Dunque, attentato o vandalismo, benché le differenze siano sostanziali, poco importa. Ciò che purtroppo conta è che sia stato intaccato uno degli impianti storici di Brindisi. La palla delle indagini è passata alla Squadra Mobile, la quale si sta muovendo per smascherare gli autori di un così riprovevole gesto. Ricordiamo che l’impianto, di solito, è attivo sino alle 23:00 circa. Solo nella giornata di lunedì scorso, l’ultimo allenamento di boxe è terminato alle 20:00.
Tommaso Lamarina Redazione |