BRINDISI – Si è tenuta ieri sera, nella Sala Universitaria di Palazzo Nervegna, a cura della Scuola di Formazione “A. Capponnetto”, la presentazione del libro di Jole Garuti “In nome del figlio” (Melampo editore), con il Patrocinio del Comune di Brindisi.
Nel libro sono raccontate due storie bellissime pur nella loro drammaticità, storie indissolubilmente legate tra loro: la storia di Roberto Antiochia, poliziotto 23enne, massacrato da Cosa Nostra insieme al suo caposervizio, il Vice Questore Ninni Cassarà e la storia di sua madre, Saveria Antiochia che, pur devastata dal dolore per la morte del figlio, “ha intrapreso da quel giorno, 6 agosto 1985, una lunga battaglia per la verità, denunciando inefficienze e complicità. Parlando sempre dolcemente, anche quando diceva cose dure e terribili. Guardando negli occhi esecutori e mandanti della strage, durante i processi. Le sue parole secche e dure, non manifestavano alcuna paura nè odio”.
Nel corso della presentazione, moderata da Raffaella Argentieri della Scuola di Formazione “A. Caponnetto”, sono intervenuti – oltre alla stessa autrice Jole Garuti – il Prefetto di Brindisi, Sua Eccellenza Valerio Valenti, il Commissario Prefettizio, dr. Santi Giuffrè, il Questore di Brindisi, dr. Maurizio Masciopinto ed il direttore responsabile di newSpam Pamela Spinelli che ha incentrato il suo intervento sulla figura di questa madre, Saveria Antiochia che, dal giorno della morte del figlio, ha speso ogni sua energia per mantenere viva la sua memoria e per denunciare le condizioni in cui erano costrette ad operare le forze dell’ordine, senza mezzi e senza uomini.
(Foto e video di Danilo Fornaro)