BRINDISI – Tutte le Province rischiano il dissesto finanziario. Lo si ipotizzava, ma Maurizio Bruno ne dà conferma. Intanto, presentato esposto in Procura, Corte dei Conti e Prefettura.
Che la Provincia di Brindisi, così come tutte le altre, a seguito della legge Delrio, fosse destinata a scomparire non lo si scopre certamente ora, ma tenerle in agonia, è cosa ben diversa.
Così, questa mattina, presso il salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi, il presidente dell’Ente, Maurizio Bruno, congiuntamente ai consiglieri provinciali Marika Rollo e Saracino, ha lanciato l’ennesimo allarme, attaccando il Governo centrale, sostenendo che se entro il prossimo 31 marzo (data utile per l’emanazione del decreto che permette di ridare ossigeno) non arriveranno risposte e fondi, sarà dissesto a tutti gli effetti.
“Oggi, tutte le Province d’Italia – ha spiegato Bruno – hanno voluto dare un segnale importantissimo al Governo: quello di presentare un esposto in Procura, Corte dei Conti e Prefettura sulla situazione emergenziale degli Enti provinciali. Questa proposta io l’ho già applicata l’anno scorso e fui il primo presidente a farlo. Se tutte le altre Province, assieme a me, fossero venute dietro, la nostra situazione sarebbe stata diversa”.
Bruno ha, poi, evidenziato che le funzioni della Provincia di Brindisi sono sostanzialmente due: viabilità ed edilizia scolastica. Lasciando al momento, gioco forza, la situazione della Santa Teresa: “La questione della Santa Teresa – ha specificato – va oltre quelle che sono le competenze della Provincia. Spero che lo abbiano capito i lavoratori ed i sindacati. Abbiamo raggiunto l’obbiettivo della cassa integrazione. Noi abbiamo fatto ciò che abbiamo potuto e la palla passerà ad altri Enti”.
La Provincia, per mantenersi in vita, necessita di 45 milioni di euro ed il disavanzo del 2017 è pari a circa 16 milioni di euro: “La situazione è drammatica – ha ancora incalzato il presidente – e se non viene approvato entro il 31 marzo il decreto, le province andranno in default. C’è, però, un segnale importante: l’incontro tra tutti i presidenti delle Province, da fare sotto il Quirinale il 22 marzo, è stato rinviato perché dall’UPI è arrivata la notizia secondo cui, probabilmente, entro il 24 sarà firmato il decreto che farà rifiatare economicamente gli Enti provinciali”.
Anche la Biblioteca Provinciale di viale Commenda costituisce un nodo cruciale al quale qualcuno dovrà porre rimedio: “C’è un tavolo di concertazione con la Regione – ha terminato Maurizio Bruno – le funzioni della Biblioteca sono passate (l’1 agosto 2016, ndr) alla Regione. Ora, stiamo lavorando su un protocollo d’intesa: siamo in dirittura d’arrivo. Attualmente la Regione ha preso con sé solo il personale, ma per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria non ha dato segnali di vita. Sia la Biblioteca e sia il Museo Ribezzo hanno bisogno di prospettive concrete, altrimenti è inutile avere una struttura non fruibile”.
Tommaso Lamarina Redazione |