Video e foto di Francesco Mauro
“…mai come oggi l’italianità deve tornare a contagiare gli italiani stessi ed i popoli europei affinchè, nella diversità, possano progredire, unendosi…”
BRINDISI – La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate si è svolta anche quest’anno ai piedi del Monumento ai Caduti in Piazza Santa Teresa, in collaborazione con la Marina Militare ed il Comune di Brindisi e con la partecipazione delle Autorità civili e militari, dei Sindaci dei comuni della provincia, delle associazioni combattentistiche, nonché di una rappresentanza di studenti e di numerosi cittadini.
Momento saliente della cerimonia, per intensità e significato, è stato l’omaggio ai Caduti con la deposizione di una corona ai piedi del Monumento, cui è seguita la lettura dei messaggi del Capo di Stato Maggiore della Difesa, del Ministro della Difesa e del Presidente della Repubblica.
Dopo l’intervento del Comandante del Presidio Militare di Brindisi e del Commissario Straordinario del Comune capoluogo, il Prefetto ha rivolto il suo indirizzo di saluto ai presenti soffermandosi in particolare sulla necessità di “..passare irreversibilmente, soprattutto nel nostro mezzogiorno, dalla cultura dell’assistenzialismo all’investimento convinto di ciascuno di noi nel cosiddetto capitale sociale, cioè in quella grandezza intangibile che ha a che fare con il senso civico dei cittadini, con la fiducia verso gli altri, con la partecipazione alla vita comunitaria… si tratta di un bene difficilmente misurabile ma che rappresenta tuttavia il massimo coefficiente di riscatto di questo nostro bellissimo sud” ed ancora il Prefetto nel suo messaggio ha sottolineato “…mai come oggi l’italianità deve tornare a contagiare gli italiani stessi ed i popoli europei affinchè, nella diversità, possano progredire, unendosi…”.
Un pensiero è stato poi dedicato ai ragazzi delle nostre Forze Armate che con fierezza e forza sono chiamati a svolgere con sacrificio impegnative missioni di pace e attività di soccorso alle popolazioni in Paesi ancora devastati dalle guerre.
Al termine della cerimonia, alle ore 12,00, due salve di 21 colpi di cannone sono state esplose dal Castello Svevo e da una unità navale.