Sgominata la banda che il 18 gennaio del 2018 fornì supporto logistico al commando armato, composto da circa 10 persone, che assaltò il furgone portavalori dell’istituto di vigilanza Cosmopol mentre transitava sulla superstrada Lecce – Brindisi con un carico di mezzo milione di euro. Quella mattina furono esplosi colpi di Kalashnikov contro il mezzo blindato, un vigilante fu sfiorato da una pallottola, il traffico fu bloccato e gli automobilisti minacciati e costretti a mettere le auto di traverso. Il colpo, però, non andò a segno, solo perché fu impossibile sollevare il blindato – era troppo vicino al guardrail – per poi tagliarne la parte sottostante all’altezza della cassaforte. I banditi, infatti, si dileguarono. Qui entrarono in campo le otto persone arrestate (uno è ancora ricercato), originarie di Monopoli, Lucera e Cerignola. Furono loro, attraverso un furgone dotato di botola a doppio fondo, a recuperare il gruppo di fuoco – che era giunto sul posto con mezzi propri – ed a riportarlo alla base, cioè a Cerignola, con appresso le attrezzature ed i fucili usati nell’assalto. L’operazione è stata messa a segno dai poliziotti delle questure di Brindisi, Bari e Foggia con il supporto del servizio centrale operativo e di polizia scientifica di Roma e del reparto prevenzione Crimine della Puglia. Sette delle ordinanze sono state eseguite in carcere, solo per uno degli indagati è stato disposto l’obbligo di dimora. Tutti devono rispondere di associazione per delinquere e concorso in tentata rapina pluriaggravata. Ancora senza nomi, invece, i componenti del commando armato che assaltarono il portavalori, pur senza riuscire a mettere a segno il colpo.