Altri 139 ulivi infetti da xylella nelle province di Brindisi e Taranto. Il batterio si sposta sempre più a ovest, avvicinandosi alla Basilicata. Ad Ostuni positiva anche una pianta di rosmarino.
Non solo alberi di ulivo. La Xylella avanza e si rafforza; e colpisce anche decine di altre specie che stanno morendo a causa del batterio. Tra queste anche il rosmarino, come dimostra questa pianta essiccata in agro di Ostuni. Le analisi compiute dall’Osservatorio fitosanitario regionale lo confermano: dopo gli oleandri nel Leccese, anche questo tipo di pianta è attaccata dalla xylella, il batterio che sta mettendo in ginocchio l’olivicoltura e desertificando il paesaggio pugliese. Ostuni, tra l’altro, è il paese in cui, nel corso dell’ultimo monitoraggio effettuato, sono stati scoperti ben 31 alberi di ulivo infetto, su un totale di 139 tra le province di Brindisi e Taranto. Ed è proprio sul fronte ionico che il batterio si sta rafforzando, avanzando sempre più ad ovest ed avvicinandosi alla Basilicata. Ma il fatto che l’infezione stia colpendo anche altre specie, come il rosmarino nelle campagne di Ostuni, rende ancora più necessario che gli agricoltori abbiano la possibilità di diversificare le attività colturali per garantirsi un futuro imprenditoriale concreto.
Se a questo ci si aggiunge che da oltre un mese sono fermi gli abbattimenti delle piante malate, sia per i ritardi nelle procedure di avvicendamento in seno ai vertici dell’Arif ed sia a causa dei contratti scaduti – e non ancora rinnovati – di gran parte degli agenti che eseguono materialmente le eradicazioni, si capirà bene che il batterio trova terreno fertile per diffondersi ancor più velocemente. Una cosa è certa: la xylella non aspetta. E’ necessario, quindi, riprendere immediatamente gli interventi di eradicazione.
Pamela Spinelli (Dal tg Norba)