“Alla violenza sui medici, generalmente frutto di esasperazione per organizzazione carente, si risponde con una rivoluzione organizzativa: Azienda Zero. Rispondere ai problemi sempre con la stessa ricetta, peraltro senza risolverli, non è una politica e somiglia al chiacchiericcio politico e sindacale per riempire il dibattito estivo.
Certo, AziendaZero è una soluzione che mette in discussione assetti di potere consolidati e perciò non è molto gradita, ma non ci sono alternative.
“AziendaZero non è la ricetta per tutti i mali, ma significa l’istituzione di un’organizzazione regionale del personale, per garantire l’erogazione razionale delle prestazioni, a cominciare dai pronto soccorso negli ospedali di II e I livello.
L’organizzazione provinciale, magari a mezzo di concorsi che servono a sottrarre personale da ASL ad ASL, mostra tutti i segni dell’inefficienza, in grado perciò di scatenare la rabbia dei cittadini.
“Non si risolve un problema senza scatenare una rivoluzione nelle sue cause.
“AziendaZero sarebbe peraltro l’attuazione di una decisione del dicembre 2021 della Giunta regionale, adottata con la sottoscrizione di parere favorevole in linea tecnica di tutti i dirigenti regionali e sulla base della normativa contabile vigente ora e allora.
“AziendaZero è una profonda innovazione nell’organizzazione sanitaria, perché centralizza la gestione del personale, a partire dal reclutamento, la realizzazione dei lavori e l’acquisto di beni e servizi. Tale innovazione disimpegnerebbe le ASL territoriali da centinaia di adempimenti burocratici in grado di distoglierli dal compito più importante, ossia la cura dei malati.
Con la gestione unitaria del personale si realizzerebbe l’organizzazione veramente regionale della sanità, allocando in modo razionale le risorse umane ed evitando per esempio i concorsi per le stesse discipline nelle singole ASL, banditi con la finalità di sottrarsi reciprocamente il personale medico.
“Con AziendaZero si raggiungerebbero notevoli risparmi di spesa, a cominciare dalla non più rinviabile riduzione degli sprechi sulla farmaceutica e sui dispositivi sanitari (protesi). Tali risparmi, uniti a una gestione centralizzata del personale, impedirebbero ogni ipotesi di blocco nei procedimenti d’assunzione del personale, senza mettere a repentaglio la piena funzionalità delle unità operative.
E tutto questo alla ovvia condizione che i manager prescelti per guidare AziendaZero siano all’altezza del compito, altrimenti nessuna innovazione – anche la più lungimirante – potrà raggiungere gli effetti auspicati.
Si farà tutto questo? Penso di no, perché sono troppe le resistenze, ma spero di sì, perché non possiamo più permetterci un sistema inefficiente che semina difficoltà di cura e anche violenza sul personale.”