Vitucci spiega la metamorfosi di Tepic e della squadra e presenta i nuovi arrivi

BRINDISI – Dopo due settimane di stop la truppa biancazzurra ha ripreso a lavorare agli ordini di coach Vitucci per provare a sbancare il parquet della Leonessa Brescia, uscita ferita dalla sconfitta in finale di Coppa Italia ai danni di Torino.

Il coach dell’Happy Casa, sulle pagine del Nuovo Quotidiano di Puglia, ha analizzato la situazione della squadra ed i cambiamenti in corso all’interno del roster, i quali, secondo il coach veneziano, avrebbero depotenziato il settore dei lunghi: “È chiaro che un pochino ci siamo indeboliti: ciò perché abbiamo perso un riferimento importante dal punto di vista offensivo come Lalanne. Detto questo, sicuramente ci riassesteremo nel migliore dei modi e magari ci guadagneremo in altri aspetti”.

Approfondendo il discorso su Iannuzzi e Lydeka il coach ha aggiunto: “Sono convinto che Iannuzzi ci darà una mano: lui e Lydeka si divideranno i minuti in quel ruolo e ci garantiranno solidità. Riguardo Lydeka, invece, probabilmente in alcune partite andrà meglio che in altre. Lui comunque è un ragazzo intelligente, esperto, molto disponibile, che non si cimenta in quello che non sa fare. Ci darà un ottimo contributo”.

Ed alla domanda se fosse preoccupato per il minore livello di atletismo del pacchetto lunghi, Vitucci ha risposto: “Abbiamo cercato di supplire al meglio a questa improvvisa partenza di Lalanne e adesso siamo concentrati nel far rendere al meglio il materiale a disposizione. Un po’ di sbandamento ci sarà perché Iannuzzi ha caratteristiche differenti da Lalanne, però proveremo ad andare bene lo stesso”.

Il discorso si è poi spostato sui due giocatori che maggiormente hanno migliorato le loro prestazioni dal suo avvento, ovvero Tepic e Mesicek. Sul primo il coach si è così espresso: “Tepic è un buon giocatore tout court, che sa giocare a pallacanestro. La prima cosa che ho provato a fare è stata quella di recuperarlo, di affidargli maggiori responsabilità coinvolgendolo maggiormente, e questo perché tra le risorse che abbiamo a disposizione lui mi sembra una di quelle più importanti. Il ragazzo avrà certamente percepito il ritorno di fiducia nei suoi confronti ed essendo una persona seria si è dato da fare per rispondere alle aspettative, che su di lui erano giustamente più alte rispetto a quello che aveva fatto vedere all’inizio di stagione”.

Riguardo a Mesicek, al suo minutaggio ed alla possibilità che possa essere draftato già da quest’anno, Vitucci ha spiegato: “Non è poco giocare 20 minuti per un ragazzo di 19 anni. Non bisogna guardare solo un aspetto del gioco: dal punto di vista difensivo in un paio di partite non mi è piaciuto. Rispetto al Draft non saprei, ma secondo me ha bisogno di un’altra stagione ancora. Comunque ha tre mesi davanti: qualche progresso si vede ma può fare di più”.

Ultima battuta dedicata alla metamorfosi del gioco della squadra, la quale sembra esprimersi meglio a ritmi più controllati rispetto al passato: “Sì, i ritmi si sono abbassati, anche se a me sinceramente piacciono i ritmi alti; questa squadra aveva però bisogno di scelte differenti. Ciò detto, possiamo fare un po’ meglio anche a tutto campo. Dal canto mio ho semplicemente cercato di capire come farli rendere meglio rispetto a prima. Spesso le percentuali dipendono dalle scelte: se si forza o si gioca per conto proprio le percentuali ne risentono. Cerchiamo le situazioni più efficaci e di conseguenza sono aumentati anche i punti segnati. La squadra si sta sforzando di migliorare nelle scelte ed i risultati si vedono”.

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