BRINDISI – Volge verso una soluzione positiva la vicenda dei lavoratori della Sanitaservice: l’azienda ha infatti accolto la richiesta della Cisl, Uil e Ugl di aumentare il monte ore lavorativo. Certo, è ancora al vaglio dell’azienda il quantum: le sigle sindacali spingono per un aumento di 36 ore, ovvero il massimo ottenibile, ma l’azienda si è riservata di decidere a seconda della propria disponibilità economica. Di seguito la nota delle Organizzazioni Sindacali.
“In un momento sfavorevole del Paese Italia, tra crisi economica, licenziamenti e deflazione, le Organizzazioni Sindacali CISL, UIL e UGL di Brindisi, con grande senso di responsabilità, attraverso un confronto approfondito e propositivo, hanno saputo trovare un’intesa in Sanitaservice ASL BR, che unisce le esigenze e i bisogni dei lavoratori a quelle del buon funzionamento della Società stessa.
Ritenendo che le legittime aspettative economiche dei lavoratori avessero bisogno di risposte celeri, concrete e soprattutto reali, abbiamo condiviso il passaggio di livello del personale attualmente in forza, dalla Posizione A1, alla Posizione A2 a seguito di un percorso formativo, in base a quanto previsto dall’art. 47 del CCNL AIOP.
Nel precisare che l’art. 47 del CCNL non esclude certo il 51, evidenziamo che l’accordo costituisce una importante occasione non solo perché garantisce subito ai lavoratori più soldi in busta paga, incidendo sugli effetti economici della pensione di domani, ma anche perché dà propulsione alla società Sanitaservice ASL BR attraverso la valorizzazione delle risorse umane e dei sistemi di welfare aziendali.
Abbiamo ritenuto che non era più il tempo di tergiversare!
Abbiamo voluto dare risposte, firmando un accordo e assumendoci per intero gli obblighi delle nostre azioni, evitando così, che le logiche della politica sindacale “di qualcuno” prevaricasse i reali bisogni dei lavoratori.
Cogliamo l’occasione per ricordare, alla luce di alcune notizie artate e tendenziose che inopportunamente si sono fatte circolare, che è giustissimo che ogni sindacato firmi o non firmi accordi sulla base delle proprie convinzioni (e comunque sempre per il bene dei lavoratori), una cosa, però, non si può fare: infangare l’immagine ed il lavoro di altri sindacati quando questi si propongono di far emergere interessi generali e di essere responsabili evitando di abbandonare i lavoratori al loro destino.
E’ appena il caso di rammentare che anche sugli accordi non firmati si gioca il futuro dei lavoratori e delle aziende: il caso Almaviva su tutti per intenderci!!!
E’ inaccettabile intravedere di questi tempi una demagogia sindacale che offende chi cerca di coniugare investimenti e formazione al fine di reggere la concorrenza sugli specifici segmenti di mercato.
Ora tocca subito all’Amministratore Unico e al Direttore Generale ASL BR, dare seguito alle richieste del tavolo e soprattutto affinché nei prossimi mesi si dia un’accelerata anche all’impegno atteso di aumentare l’orario contrattuale a 36 ore per tutti i lavoratori”.