BRINDISI – Una storica marcia di centinaia di trattori per fermare la strage di ulivi provocata da errori, omissioni, ritardi, e strumentalizzazioni che hanno favorito l’avanzare dalla Xyella Fastidiosa che ha disseccato ormai migliaia di ulivi in Puglia.
L’iniziativa è della Coldiretti che a Lecce ha chiamato a raccolta migliaia di coltivatori, cooperative, vivaisti provenienti da tutta la Puglia a quasi 5 anni dall’insorgere della malattia.
Tra Lecce, Brindisi e Taranto secondo le stime della Coldiretti almeno 140mila di ulivi sono stati compromessi dalla Xylella fastidiosa con gli agricoltori che sono senza reddito da anni. La gestione della malattia ha portato ad una diminuzione del 20% della capacità produttiva del Salento e il conto rischia di salire se verrà perpetuato l’errore di non agire nelle aree dove la Xylella non è ancora insediata e dove ogni singolo focolaio va affrontato secondo normativa. Serve con urgenza – secondo la Coldiretti – un nuovo provvedimento di declaratoria di stato di calamità naturale, a valere sulla Legge 102/2004, che ricomprenda anche le aree dichiarate infette negli ultimi due anni, in modo da poter completare a stretto giro l’istruttoria delle pratiche per consentire ai coltivatori di poter essere sostenuti della risorse del Fondo di solidarietà nazionale. Vanno inoltre erogati i fondi destinati a rimborsare l’estirpazione obbligatoria delle piante che giacciono incredibilmente nelle casse , in attesa di una manovra di assestamento di bilancio. A ciò va aggiunta – chiede la Coldiretti – la moratoria su crediti, mutui e contributi, in modo da far ‘respirare’ le aziende vicino al collasso.