Quest’ anno, con delibera n. 55 del 20 aprile 2021, la Regione Puglia ha stabilito che le misure agronomiche obbligatorie (cioè arature, fresature, erpicature o, in ultima ipotesi, trinciature) per il contrasto alla mobilità degli stadi giovanili della “sputacchina”, insetto vettore del batterio Xylella fastidiosa, dovranno essere praticate dal 10 aprile al 10 maggio, su tutto il territorio regionale.
Come è noto, la provincia di Brindisi rientra ormai tutta nella “zona infetta Salento”, ma la novità è che, pur così delimitata, le lavorazioni dei terreni ritornano obbligatorie, com’ era già per le zone “cuscinetto” e di contenimento.
L’ obbligo ricade su proprietari e conduttori dei terreni agricoli, nonché proprietari e gestori (pubblici e privati) di superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, scarpate stradali, sponde di canali, superfici demaniali.
Restano esclusi i terreni con colture erbacee in atto, colture orticole da pieno campo e industriali, colture foraggere e floricole.
Le verifiche sul rispetto delle norme sono affidate ai Carabinieri Forestali, mentre la Regione Puglia resta l’ autorità amministrativa competente per l’ irrogazione delle sanzioni.
Quindi, tutti i 20 comuni della provincia sono interessati all’ adozione delle misure agronomiche necessarie per contrastare la diffusione del batterio; i controlli scatteranno il giorno 11 maggio, immediatamente dopo il termine ultimo per ottemperare agli obblighi.
Altra novità sul piano delle sanzioni: il decreto legislativo n. 19 del 2 febbraio 2021 ha abrogato e sostituito il decreto legislativo n. 214 del 19 agosto 2005; la novella legislativa sostanziale è quella dell’ articolo 55, comma 15 della nuova norma, che raddoppia la sanzione per la mancata effettuazione delle lavorazioni agronomiche, da 1000 a 2000 euro (se pagata entro 60 giorni dalla notifica della contestazione).