Xylella, quali soluzioni per il rilancio dell’olivicoltura del Salento?

L’incessante cambiamento del paesaggio rurale dell’intero territorio salentino ha messo in risalto ancora una volta le annose problematiche scaturite da un momento interminabile di evidente sofferenza del mondo agricolo.

Il settore dell’agricoltura oggi più che mai è attraversato da una profonda crisi a causa non solo dei rincari ma anche e soprattutto dei profondi cambiamenti climatici.

Tra cambiamento climatico e batteri killer all’inizio dell’anno 2023 la Regione Puglia ha registrato un taglio della produzione dell’olio di oliva del 40%.

Partita da Gallipoli, dal 2013 a oggi la Xylella non ha mai smesso di camminare e dopo aver azzerato il patrimonio olivicolo del Salento e compromesso gravemente gli oliveti di Brindisi e Taranto, ora ha raggiunto la provincia di Bari,

Viaggiando di tronco in tronco, il batterio killer ha già contagiato oltre 21 milioni di piante, una strage di ulivi che ha lasciato un panorama spettrale, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio infettato pari al 40% di tutta la regione.

Il nostro territorio, nella parte settentrionale della penisola salentina a nord di Brindisi, martoriato in modo importante dall’emergenza Xylella negli ultimi anni, ha l’urgente necessità di regole ed indicazioni chiare, affinché gli agricoltori al pari di tutti gli operatori del settore possano essere guidati al recupero e alla ricostruzione del paesaggio rurale.

Per questi motivi il Comitato Agricoltori Uniti, in aggiunta all’impegno profuso in questi mesi sul territorio, si pone l’obiettivo di costruire un tavolo di discussione, composto da tecnici del settore, associazioni di categoria, ordini professionali ed istituzioni, che possa fare il punto della situazione attuale e al contempo provare ad ipotizzare in modo pratico le soluzioni e le linee guida per il rilancio dell’olivicoltura pugliese.

Argomenti di discussione dovranno essere senza dubbio:

–       contenimento della diffusione del batterio mediante buone pratiche agricole nonché importanti misure fitosanitarie

–       fondi/ bandi e opportunità per espianti e reimpianti / piantumazione di cultivar resistenti al ceppo salentino di Xylella fastidiosa subsp. Pauca;

–       mancato reddito agricoltori olivicoli;

–       emergenza acqua / utilizzo di reflui affinati provenienti dal depuratore consortile di Carovigno.

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