OSTUNI – “Il ritrovamento nei giorni scorsi di una pianta di ulivo colpita dalla Xylella nel territorio di Ostuni conferma, purtroppo, la validità delle preoccupazioni espresse dei mesi e negli anni passati da produttori e tecnici circa il rischio di una progressiva propagazione del batterio ben oltre il Salento e verso le aree centrali e del nord della Puglia”.
Lo afferma, in una nota, il senatore del Partito Democratico Salvatore Tomaselli.
“Siamo stati tra coloro che hanno sostenuto e incoraggiato sin dall’inizio il cosiddetto ‘Piano Silletti’ che, per quanto doloroso e netto nell’articolazione degli interventi previsti, a cominciare dalle eradicazioni ritenute urgenti e necessarie e dalla organizzazione di una adeguata fascia cuscinetto, appariva, e appare ancora, lo strumento più utile, innanzitutto, per ‘contenere’ l’espansione del fenomeno che era ed é la priorità rispetto all’obiettivo strategico di debellarlo definitivamente. Si sono assunti una grave responsabilità tutti coloro i quali hanno voluto indebolire quel piano di interventi, in nome di teorie spesso complottistiche prive di fondamento scientifico che hanno rasentato il richiamo a santoni e credenze popolari e che hanno reso impotenti tanti territori di fronte all’avanzare del batterio. La stessa Regione Puglia è parsa, in una prima fase, titubante e poi sensibile più alle proteste localistiche che ad una visione lungimirante e di grande responsabilità come richiede la drammatica vicenda di cui parliamo. Di fronte al rischio, non più ipotetico, che il contagio possa attaccare la piana degli ulivi monumentali e secolari, autentico patrimonio dell’umanità, oltre che una componente straordinaria del Made in Italy agroalimentare e fonte di ricchezza per una intera filiera produttiva della Puglia intera, non si può più assistere impotenti. Bene ha fatto il sindaco di Ostuni, Coppola, nel sollecitare l’immediato intervento del Governo regionale e delle sue strutture tecniche nell’isolare il caso di ritrovamento del batterio e nel predisporre misure urgenti di monitoraggio dell’area. Auspichiamo che tali attività vengano svolte al più presto e con la necessaria disponibilità di mezzi e risorse. Per parte nostra ci assicureremo che lo stesso Governo nazionale segua con interventi diretti l’evoluzione del fenomeno”.
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