Si è concluso YESS – Young Entrepreneurs Startup Schools –, un progetto co-finanziato dall’Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dai Fondi Nazionali Grecia e Italia, che ha visto impegnati il Sud Italia e la Grecia per sviluppare una cultura imprenditoriale su quattro matrici: turismo, blu economy, design e e-health.
Dall’idea originale di realizzare una scuola che superi il confine nazionale per la formazione innovativa di giovani imprenditori si è arrivati allo sviluppo di un incubatore con innovativi servizi per le startup e le piccole e medie imprese.
“L’approccio innovativo – ha rimarcato il coordinatore del progetto, Marco Benvenuto – è il risultato della fusione sinergica di sistemi e servizi tradizionali e virtuali per studenti universitari, ma anche alunni provenienti dal mondo delle scuole superiori per orientarsi al meglio nelle attività professionali”. La ricetta per il successo di questo Interreg conta su più fattori. Da una parte la metodologia di apprendimento verticale nelle partecipate scuole estive con studenti provenienti da Italia e Grecia, dall’altra la gamification per aumentare la motivazione, tracciare i progressi, lanciare sfide tra colleghi e, non ultimo, quantificare la performance. Un successo definito anche dai partner che hanno reso possibile gli scambi tra ricercatori, università e imprenditori nelle due aree geografiche. Il partner principale il Politecnico di Bari, a seguire il consorzio per la formazione UniVersus CSEI (Bari), La Camera di Commercio di Bari, l’Università di Ioannina in Grecia e ERFC – European Regional Framework for Cooperation – Grecia.
“I protagonisti reali del progetto – ha aggiunto il professore Benvenuto – rimangono gli studenti che hanno abbandonato la loro condizione passiva per adottare un approccio proattivo sia nell’affrontare gli incontri teorico-pratici sia nella formulazione della loro partecipazione. Superando la metodologia puramente formativa, i fruitori pratici del progetto YESS, hanno interscambiato i loro ruoli al fine di apprendere nozioni da applicare nel contesto imprenditoriale”. Un Interreg, YESS, che chiude un biennio non semplice, aggravato dalla pandemia e dalla ridefinizione virtuale di ogni incontro che comunque non ha ridotto l’entusiasmo e lo scambio dei valori e delle competenze professionali.
Una delle finalità più ambite del progetto è stato di formare nuovi imprenditori che arricchiscano con le loro competenze le terre nelle quali vivono, diminuendo il fenomeno della fuga di cervelli cui abbiamo assistito impunemente negli ultimi anni. Così facendo potranno, a lungo termine, ridurre il divario professionale con gli altri paesi europei. Un progetto grazie al quale è possibile riflettere sulle buone pratiche ereditate come paradigma per un buon esempio territoriale in termini di innovazione e creazione di occupazione smart.
FEDERICA MARANGIO